Email: kellerangela@yahoo.it
Sito web: www.angelakeller.com
NOTA BIOGRAFICA
Nata e cresciuta in Svizzera, dopo aver seguito i corsi di Paleontologia all’Università di Berna consegue il Dottorato nel 1977. Nel 1993 frequenta l’Istituto C.G. Jung di Zurigo presso il quale si diploma in Psicologia Analitica nel 2000. Dal 1978 al 1981 segue corsi universitari di disegno e pittura e trascorre alcuni mesi all’isola d’Elba elaborando le tecniche dell’aquarello. Nel 1984 si trasferisce in Italia. A Castino, nelle Langhe, in una casa semplicissima e magica, vive 22 anni dipingendo i suoi quadri. Nel 1999 una serie di mostre in Piemonte incominciano a segnalarla alla critica e al publico. Nel febbraio 2007 si trasferisce in Calabria dove vive e lavora vicino Catanzaro. Nei ultimi 4 anni ha trascorso diversi mesi come volontario negli Stati Africani del Congo e del Burundi e ad Amman in Giordania. Ha vissuto esperienze intense che hanno profondamente influenzato l’espressione artistica nelle sue opere.
NOTA CRITICA
La poetica pittorica dell’ artista viene descritta da diversi critici: “Sarà la tecnica che Angela Keller impiega: sarà la pittura appoggiata sul gesso, sarà la sua tavolozza cinerina, sempre le sue opere hanno un potere evocativo, presentano un affioramento di memorie, di sensazioni, consentono accostamenti ed analogie con il percorso culturale dello spettatore. Le pitture hanno talvolte la preziosità di un affresco staccato, i pastelli sono degni di una mostra del Realismo Magico. Quando si misura con l’essenzialità della figura c’è un ritmo squadrato che mi fa pensare al Carrà giottesco, a quello dell’Antigrazioso.” (Roberto Baravalle)
E ancora: “È la vita quotidiana, nella sua relativa bruttezza e con il suo fascino quella che appare tra le inconsuete fenditure della tela e il sinuoso gioco di colori. La contraddizione trova spazio nell’emotività artistica: la simbiosi delle contraposizioni crea una nuova estetica, costellata di picchi ironici, tristi e sprazzi di tragicità. Il gioco dei contrasti in una libera alternanza interpretativa, genera molteplici sensazioni e spunti emotivi: angoscia, vuoto, tristezza, condanna della superficialità. Il “ Panta Rei” heraclideo si rivela nelle opere dell’artista come tema centrale della rappresentazione: Ogni cosa, forma, colore diviene stimolo emotivo nella sua unicità, nell’immediato e nel fuggevole della sua esperienza.” (Stefania Gelpi)
“A.K. Keller usa un linguaggio pittorico d’ispirazione impressionista. Traendo spunto dal reale usa accostamenti cromatici dai toni pacati e vibratili inserendo i protagonisti delle sue opere in un ambientazione sospesa nel fluire del tempo. Generose campiture e un insieme di pennellate delicatamente apposte sul suporto contribuiscono a creare un alone di mistero e aspettazione. La Nostra riesce a cogliere la fugacità dell’esistenza e a trasmettere alla sua arte.” (Dino Marasà)
La sua opera viene conosciuta attraverso le mostre colletive a Berna, (CH) (1992), a Asti con “Arte al femminile” (2000), a Torino con “Il Leone di Giuda” (2003), a Mombercelli (2007) e a Firenze (2007), e le mostre personali a Canelli “Dipinti su sacchi di iuta” (1999), a Mango “Attimi persi” (2001), a Cherasco, Palazzo Salmatoris “Oltre il Silenzio” (2003) e a Cuneo (2004). Nel 2006 vince il Primo Premio della rassegna nazionale di pittura figurativa contemporanea “Premio Artemisia 2006”ad Ancona. Nel 2010 partecipa alla mostra dei finalisti “Il Segno”, Galleria Zamenhof a Milano e al Premio “Campo de’Fiori”, “il trittico arte contemporanea” a Roma. Partecipa alla 5a Biennale di Ferrara con una mostra a cura di Virgilio Patarini e alla collettiva “Koinè” (2011) .