NOTA BIOGRAFICA
MaxSolinas nasce a Venezia nell' Ottobre del 1963. Dopo anni spesi nella ricerca della propria collocazione nella vita, il vivere e la curiosità lo porta ad
incrociare un mondo che lo rapisce, lo emoziona, l'affascina.Gli piace al punto di portarlo a concentrarsi esclusivamente ad esso.
E' il mondo della scultura e dell'arte, legato all'introspezione della persona, legato alla sua amata Natura.
Frequenta inizialmente vari atelier e corsi di figura, fino ad iscriversi all'Accademia delle Belle Arti di Venezia.
La sua Arte rivolge l'attenzione allo studio della figura femminile fino alla sua stilizzazione, alla ricerca estrema e continua, metodica ed esasperata, di linee e
volumi semplici, ma importanti, legati assolutamente al dialogo con le persone in quanto come dice lui " ...l'arte deve comunicare e far comunicare... ". Proprio per questo tiene incontri e
seminari a tema "ARTENATURAALBERI".
La sua sensibilità lo porta a sopprimere ogni dettaglio decorativo, aspirando a forme essenziali, sconfinando a tratti nell'astrazione.
Vive nel Mondo, ma mangia e lavora nel suo atelier a Cison di Valmarino in altoVeneto, in mezzo alla Natura da dove trae l'energia vitale e fantasiosa dai suoi prati
e boschi, e alla sua sempre presente Lupa Arja.
NOTA CRITICA
Estratto da "Libro di Viaggio"
... e cerca di sfuggire ai traumi e alle obbligazioni della forma, quasi fossero retorici. Anche lui forzando nella modernità, alla ricerca di anticipare l'
umanità ed i suoi pensieri, con la scultura.
Ma credere nel futuro e nel moderno vuol dire parlare con l' uomo attraverso l' essenzialità, la spiritualità e la purezza di linee, al di fuori del linguaggio
ermetico, ma scevro anche di ogni retorica formale figurativa. Ecco così che ritroviamo nei suoi lavori il senso moderno della sua azione, puntando decisamente alla stilizzazione quasi
astratta delle linee, mantenendo comunque una grande leggibilità della scultura.
Egli non ricerca a tutti i costi un vezzo che dia un brivido protagonista, tende piuttosto ad immergere la sua scultura in una quiete luce costante, dove la
forma si definisce sottilmente, emergendo quasi casuale. Le sue modulazioni di superficie nascono più da una carezzevole disposizione dell' animo verso i propri soggetti che dall' esigenza di
usufruire naturalisticamente degli effetti della luce. Modellare e scolpire "alla prima", questo è in fondo il suo carattere. Cominciare sempre "ex novo" piuttosto che correggere.Tale è
appunto il senso vero del suo fare.
E solo tenendo per buono questo punto, che si può capire lo spirito che dominano i suoi lavori, di cui il grande, inesauribile tema della bellezza femminile
costituisce la sorgente perenne a cui lui attinge senza mai gli venga meno il fervore.
Nella figura femminile e nel percorso della vita si riversano infatti, tutti gli elementi della sua personalità.
Così egli sviluppa il Tema sulla Bellezza e sull' Entusiasmo liberatorio dell' Amore...
Giancarlo Tenenti