ZAMENHOF ART

E-mail:

galleria.zamenhof@gmail.com

WHATSAPP e CELLULARE 3392939712

Canale YouTube:

https://www.youtube.com/channel/UCxSj1zfT3WIkWXCKbg19mVQ

 

SEDI ESPOSITIVE PERMANENTI:

Vi.P. Gallery

Valcamonica

Virgilio Patarini

Arte Contemporanea

via Nazionale, 35,

25050 Niardo (BS)  

Aperta  venerdì, sabato e domenica h16,30-19,30 (salvo eventi o mostre particolari) Altri giorni e orari su appuntamento. Ingresso Libero. 

Cell. 3392939712; 

E-mail: galleria.zamenhof@gmail.com

Profilo Instagram: 

https://www.instagram.com/vi.p.gallery/

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https://www.facebook.com/Vip-Gallery-Virgilio-Patarini-Arte-Contemporanea-

Galleria ItinerArte - Vi.P. Gallery Venezia

Rio Terà della Carità -1046 Dorsoduro  - VENEZIA

(dal 1 settembre 2021)

Per orari apertura vedi spazio dedicato. Ingresso Libero. Cell. 3392939712; E-mail: galleria.zamenhof@gmail.com

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Museo di Nadro - Area 42 - Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardp (BS)

DAL 6 SETTEMBRE 2021 in collaborazione con ArchExperience

Spazi espositivi a Nadro (Ceto) in via Piana 29 e in via Piana 42-

Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 16 (orario invernale: fino alle 17 in estate) - dal 20 dicembre al 20 febbraio: tutti i giorni dalle 10 alle 14- sabato e domenica fino alle 16

tel 0364 433465

Vi.P. Gallery

Milano  Virgilio Patarini

Arte Contemporanea

Alzaia Naviglio Grande, 4  MILANO

CHIUSA DAL 1 SETTEMBRE 2021 Cell. 3392939712; E-mail: galleria.zamenhof@gmail.com

Pagina Facebook: 

 https://www.facebook.com/Vi.P.GalleryZamenhofArt/

IL NET-WORK

GALLERIE E SPAZI con cui ZAMENHOF ART e VI.P. GALLERY collaborano stabilmente

MUEF Art Gallery

via Angelo Poliziano, 78b - ROMA

Direzione artistica: Francesco Giulio Farachi, in collaborazione con Roberta Sole

E inoltre:

Museo CaMus di Breno (BS) 

Museo Le Fudine di Malegno (BS) 

Torre Medievale di Cividate Camuno (BS)

e altre realtà in Valcamonica

(vedi pagina dedicata alla Biennale della Valcamonica)

ZAMENHOF ART in 3 punti e poche parole

 

1. Dal 1998 ad oggi Zamenhof Art ha organizzato oltre 400 mostre a Milano, Roma, Napoli, Torino, Venezia,  Ferrara, Piacenza, Lecce e in tutta Italia e realizzato circa 150 cataloghi d'arte, una decina dei quali con l'Editoriale Giorgio Mondadori.

2. Gli spazi gestiti in permanenza, dal 1998 ad oggi, a Milano, sono stati : la Basilica di S. Celso (1999-2002), l'Atelier Chagall (2003-2013), la Galleria Mirò (2005/2006), la Galleria Zamenhof (2008-2013), lo Spazio E (dal 2013). A Torino: la Galleria20 (2013/2014). A Ferrara, 2015-2016 la Camel Home Gallery. 

3. Tra gli spazi più prestigiosi che hanno ospitato mostre e progetti Zamenhof Art, nel corso degli anni, ricordiamo: Castel dell'Ovo a Napoli (2016), Palazzo Racchetta a Ferrara (2010-2015), Palazzo Zenobio a Venezia (2012), Castello di Carlo V a Lecce (2010, 2011, 2012), Castello Estense di Ferrara (2010), Pinacoteca Civica e Palazzina Liberty di Imperia (2009), Castello Malaspina di Massa (2010), Palazzo Guidobono a Tortona (2012)

 

Pur avendo talvolta (raramente) realizzato mostre o cataloghi di artisti storici o storicizzati (come ad esempio Mario Schifano o Riccardo Licata), l'attività di Zamenhof Art è rivolta principalmente alla promozione di artisti giovani o comunque emergenti, out-siders, selezionati sulla base della qualità e dell'originalità, senza nessuna indulgenza a fenomeni di moda, a ragioni di censo o a clientelismi: artisti che siano capaci di coniugare perizia di esecuzione tecnica e freschezza di idee, tradizione e avanguardia, radici culturali e originalità.

 

UN'IDEA DI ARTE CONTEMPORANEA CHIAMATA "ZAMENHOF ART"

 

" Il tempo delle Avanguardie è finito. Si è aperto con l’Impressionismo e si è chiuso con la Transavanguardia. Per oltre un secolo ogni nuova generazione di artisti ha cercato di smarcarsi dalla generazione precedente proponendo una nuova, differente idea di arte contemporanea. Ora tutto questo sembra non funzionare più. Il meccanismo pare inceppato. A partire dal discorso generazionale.

Il progetto espositivo ed editoriale che da anni risponde al nome di “Zamenhof Art” mette in luce proprio ciò, presentando, di volta in volta, in contesti diversi e con diversi abbinamenti e articolazioni, una nuova ‘generazione’ di artisti che anzichè inseguire il nuovo a tutti i costi, rinnegando il lascito delle generazioni precedenti, cerca piuttosto di definire un linguaggio comune per l’arte contemporanea, una sorta di “koinè”, facendo tesoro delle ‘invenzioni’ delle Avanguardie, attraverso un paziente, complesso, raffinato processo di sintesi e contaminazioni.

E una prova lampante che un certo ‘meccanismo’ sia saltato balena agli occhi di tutti se si sofferma l’attenzione, senza pregiudizi ideologici, su di un fatto concreto, tangibile, facilmente riscontrabile: da molti anni ormai si è annullato un qualsiasi significativo ‘scarto generazionale’. Non a caso nel selezionare opere e artisti per questo progetto che in definitiva mira a definire al meglio che cosa si intenda per ‘Post-Avanguardia’ si è dovuto sempre necessariamente prescindere da vincoli generazionali. 

Per la prima volta, da oltre un secolo a questa parte, artisti di tre generazioni differenti stanno uno accanto all’altro e parlano (più o meno) la stessa lingua. E ad ascoltarla con attenzione ci suona come una lingua nuova e antica allo stesso tempo: inaudita eppure riconoscibile. Originale ma decifrabile". (V.P.)

Nadia Ginelli

NOTA BIOGRAFICA

 

E’ diplomata in campo artistico, vive e lavora a Pregnana Milanese, nello Studio ArteNadia.
I suoi primi ricordi la ritraggono sempre con una matita in mano; inizia davvero giovanissima a partecipare a collettive di grafica. Dal 1985, data della sua prima collettiva di pittura, inizia a dipingere ... e non smette praticamente più.
Dapprima partecipa a varie collettive di pittura, successivamente espone in varie estemporanee e mostre in tutta Italia. Inizia un’intensa collaborazione italo-egiziana, che avrà però fine nel 1999 e che la porta ad esporre con importanti artisti egiziani ed internazionali nel Centro Civico di Mi2 a Segrate e a collocare sue opere nella sede milanese dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto.
Dal 1992 inizia le esposizioni anche di mostre personali: la prima, dal titolo "Sogni", omaggiando l'omonimo e celebre quadro del pittore Corcos, è una rappresentazione di costumi – la sua vera passione - con materiali moderni e "poveri"; una sorta di galleria del tempo che va dal periodo cretese ai primi anni del Novecento. Seguono collaborazioni per i costumi e le scenografie di spettacoli teatrali dell'Artista Massimo Giuntoli, mostre collettive a Milano in Via Bagutta (L’arte a cielo aperto) e sul Naviglio Grande. Altre collettive con l’Associazione Culturale Renzo Cortina di Milano e con la  Galleria Zamenhof di Milano.
L’ultima personale, in ordine di tempo, nel 2009, – “Ta Panta Rei” – presso il Comune di Lainate: tra poesia e mito, tutto scorre e diviene nell’onirico sogno che lega l’Olimpo all’Ade.
Seguono dall’anno 2008 alcune mostre collettive presso la Galleria Zamenhof di Milano, tra cui nel 2011 la partecipazione alla 5 Biennale di Ferrara “Ut poesi pictura”.

 

NOTA CRITICA

 

“vive secondo leggi ed armonie proprie, ma non per questo meno rigorose.

E’ un codice segreto che si svela poco a poco, mai del tutto, un lucido gioco di curate asimmetrie, forme che si contrappongono e si compenetrano in sempre nuovi, complessi equilibri. I soggetti rivelano aspetti inconsueti, che rimandano ad un’altra realtà, a incantati mondi acquatici percorsi da correnti sinuose, figure ieratiche e pinnacoli di città remote, gruppi di personaggi legati fra di loro da rapporti misteriosi, o stregati da una danza rituale.

Tutto è opposizione e sintesi fra positivo e negativo, fra l’oggetto e il suo doppio, il corpo e l’ombra. E proprio l’ombra ha un ruolo principe nei mondi ricreati da Nadia Ginelli: ora fedele e protettiva, ora inquietante soggetto autonomo”.

 

Edmondo Masuzzi