NOTA CRITICA
Leonardo Balbi, 54 anni è nato nei pressi di Verona e vive a Mantova dove lavora in un atelier-galleria nei pressi di Palazzo Te. La sua pittura si caratterizza per un graduale abbandono del figurativo lungo un percorso informale e astratto, che parte da collegamenti culturali con i maestri del ‘900 quali De Stael, Fautrier, De Kooning, Pollock, Morlotti e altri, per assumere una cifra espressiva molto personale tanto nell’utilizzo dei pigmenti pittorici quanto nelle scelte di colore. Nelle opere di Balbi sempre più prende risalto una consistente matericità nella quale si aprono mappe, linee, graffi, solchi, crinali e morbidi dirupi di sostanza pittorica configurando una geografia ad un tempo fisica ed interiore, lungo scenari il cui equilibrio ruota attorno ad una costante di natura che emerge con forza dalle composizioni sempre classicamente ad olio.
Leonardo Balbi e un pittore astratto dall'anima espressionista capace di richiamarsi agli esiti piu felici dell'arte del Novecento senza rinunciare al proprio stile,
sempre personalissimo ed incisivo. Cio che contraddistingue le sue opere e un segno, diventato una firma, una cifra stilistica nel quale riconoscersi e autodefinirsi. Le sue opere
informali-astratte si rivolgono alle diverse esperienze artistiche del secondo dopoguerra e in particolare ai pittori astratti americani e all'Informale. In questo senso e possibile ricollegarsi
all'arte di Jackson Pollock, rappresentante dell'espressionismo astratto o action painting insieme a De Kooning e contemporaneamente ritrovare alcuni richiami ai gesti informali di Hans Hartung e
Pierre Soulages. Nell'interpretazione di Balbi queste diverse modalita d'espressione convivono, dando vita a una perfetta fusione, dove il gesto convulso di Pollock e le concitate tonalita
cromatiche di De Kooning sembrano ritrovare una gestualita piu controllata senza per questo perdere d'intensita e vigore.
La purezza formale e il rigore assoluto delle sue composizioni, infatti, si amalgama perfettamente con il ritmo esplosivo di un colore che, pur concitato nella
stesura, risulta sapientemente modulato. Dal caos della materia, di cui il colore si fa portavoce sulla tela come graffiata e squarciata in piu punti, si approda all'ordine rigoroso di una
cornice posta quasi a contenere un implodere improvviso. Il quadrato, unita di misura costante di ogni singola rappresentazione, assume una valenza simbolica precisa. Simbolo della terra,
per l'evidente analogia tra i 4 lati e i 4 elementi che definiscono il globo terrestre, il quadrato diventa la rappresentazione del cosmo. Figura antidinamica perché ancorata ai 4 lati implica
l'dea di bloccare il movimento e di fissare un istante preciso. Tuttavia, nelle sue opere, il caos del divenire non appare bloccato per essere riordinato, bensi semplicemente fissato nel suo
flusso inarrestabile.
Nelle sue tele astratte la realta appare sfigurata e resa irriconoscibile. Solo l'uso del colore e gli abbinamenti cromatici sembrano
mantenere, paradossalmente, il contatto col reale. In quanto veicoli per comunicare un'emozione, essi si fanno portavoce di cio che l'artista prova e sperimenta ascoltando la natura, oltre
che servire come modalita per esaltare tutte quelle sensazioni. Unico protagonista sulla tela, infatti, il colore e impiegato per creare l'immagine stessa di cio che l'artista intende
rappresentare. Cosi infinite tonalita d'azzurro stratificate sulla tela evocano la bellezza del mare e la sua irripetibile lucentezza, mentre la forza del chiaroscuro con il colore come raschiato
e poi sovrapposto imita l'incessante incresparsi delle onde. Attraverso il colore l'artista cerca di imitare la natura e di trasferire sulla tela quelle stesse emozioni che solo la natura sembra
in grado di darci. Riprodurre i colori della terra significa trasferirne i profumi, la varieta, la ricchezza. Catturare un paesaggio equivale a restituire sulla tela quel senso di gioia e
felicita che ci pervade, ad esempio, ogniqualvolta ci ritroviamo in un campo fiorito. L'artista sembra trovare proprio nella natura quell'ispirazione e quel senso di gioia e liberta che e solo
l'arte e in grado di trasmettergli. Dall'equivalenza arte-natura si puo cogliere l'anima dell'artista: dipingere per il piacere di creare, creare come unico vero atto di liberta.