NOTA BIOGRAFICA
Laureata in materie letterarie, appassionata d’arte e archeologia, svolge dal 1980 una sintesi personale fra la ricerca scultorea e quella archeologica. Ottiene, così, numerosi apprezzamenti come viene attestato ad esempio dal prof. E. Anati che l’ha invitata, con una mostra personale, al XXI (2004) e al XXII (2007) Simposio Internazionale di Arte Preistorica e Tribale in Valcamomica; dal già direttore delle Civiche Raccolte Archeologiche del Castello Sforzesco di Milano che l’ha invitata a tenere una mostra personale al Castello Sforzesco stesso...
Molti illustri critici e scrittori si sono occupati della sua arte, come ad esempio F. Agostinelli, P. Bentivoglio, R. Bossaglia, A. Carbè, M. Corgnati, L. Damiani, V. Dragone, R. Fiorini, P. Frontini, P. Levi, F. Licht, P. Lopreato, D. Marasà, F. Migliaccio, C. Randazzo, A. Riem, S. Russo, A. Trivellini, E. Santese, S. Serradifalco, S. Zannier.
Fra i numerosi premi e riconoscimenti si citano i Premi Firenze 2006 e 2008, sezione scultura, con premiazione in Palazzo Vecchio. In occasione delle Giornate della Cultura indette dal Corriere di Roma, le sono stati assegnati i Premi Nazionali “Veritas 2004” e “Traguardo 2005”, con premiazione a Roma in Campidoglio, nonchè il Premio Nazionale conferitole dall’Accademia de “i 500” - Roma per il suo contributo alla realizzazione di un prestigioso volume dedicato al Papa Benedetto XVI. Recentemente ha ottenuto il premio Eccellenza Stilistica e il premio della critica al Concorso internazionale “Tokyo 2011”.
Ha partecipato più volte con esposizioni personali ai convegni internazionali promossi dall’Università di Udine su temi preistorici e alla trasmissione TV Artevisione - Koper (Slo). E’ presente con una sua scheda biografica nell’Enciclopedia multimediale d’Arte Italiana 2010 e 2011, nel Catalogo degli Scultori italiani dal 2008 ed. Mondadori e nel Catalogo I Grandi Maestri, Centro Diffusione Arte di Palermo.
Numerose le testate giornalistiche che si sono interessate alla sua Arte, per esempio: Eco d’Arte Moderna, Terzoocchio, Quaderni di Scultura Contemporanea, Corriere della Sera, Il Corriere di Roma, Archivio delle Arti, Leadership...
Ha esposto con continuità in Italia e all’estero.
Fra le attività aristiche più recenti si citano:
- Simbologie Universali - mostra personale promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Udine - Chiesa di S. Antonio abate, 2008;
- Mostra-premio in Palazzo Panciatichi - Firenze, 2009;
- Partecipazione alla costituenda “Casa Comune della Cultura Europea” - Associazione artistico-culturale del Friuli- Venezia Giulia, Udine, 2009;
- Tracce e Materia - mostra collettiva di artisti selezionati al concorso indetto dalla Galleria Zamenhof - Milano, 2009;
- Mostra personale in occasione dell’ International Conference “ Id-entities” presso l’Università di Udine, 2009;
- Mostra personale promossa dall’Associazione Culturale “Arcaista Arte Cultura” - Tarquinia, 2010;
- Festival dell’Arte e della Poesia- Osoppo (Ud), 2011;
- Mostra personale “Madre Terra – alla scoperta di un’eredità lontana” – Comunità Montana, Palazzo Veneziano di Malborghetto (Ud), 2011.
- Parigi, Galerie Thuillier: “Creazioni”, Exposition d’Artistes Italiens” (a cura di P. Levi) (2011)
- Palermo, Villa Malfitano-Whitaker, esposizione opere vincitori “Primo Concorso Effetto Arte” (2012)
NOTA CRITICA
E’ una memoria che viene fuori dalle tenebre: il mondo di ieri, che riguarda anche l’arte preistorica, riemerge come ricordo prenatale. Questa è la via dell’Arte, che piace quando ci ricorda qualcosa che sapevamo già”.
Non poteva trovare parole più efficaci il celebre archeologo Emmanuel Anati, direttore del Centro Camuno di Studi Preistorici (Brescia), per descrivere in sintesi la potenza evocativa delle sculture di Bernarda Visentini, artista friulana.
Fine conoscitrice del linguaggio dei primordi, assimilato attraverso numerose ricognizioni in siti archeologici e liberamente interpretato con una sensibilità contemporanea, l’artista tarcentina offre un’ampia carellata delle sue creazioni che rimandano all’originario legame tra Uomo e Cosmo.
Slanciandosi in verticale, come dolmen e menhir, oppure in orizzontale, le sculture della Visentini spesso si rifanno agli sviluppi architettonici di camere e templi megalitici. Sapori arcaici hanno anche le tante forme ispirate alla cultura mediterranea della “Dea madre”.
Su tutto, una teoria di segni incisi nella materia: sono gli “psicogrammi”, che la stessa artista definisce come le tracce “informali” generate dalle sue emozioni, oppure gli “ideogrammi”, cioè le cifre d’un pensiero atavico che ha attraversato i millenni per comunicare con l’umanità d’oggi in forma di rete, losanga, spirale, chevron, cerchio o serpente...
(dott. Alberto Rochira)